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FRA I CITTADINI E I COMMERCIANTI DI BORGO SAN MORO PER RACCOGLIERE IL MALCONTENTO DELLA GENTE

Continua la mia campagna di ascolto dei quartieri e delle frazioni. Ieri mi sono incontrato con la cittadinanza e i commercianti di Borgo San Moro, per ascoltare la loro voce. Questo tour tra gli abitanti di Imperia, mi convince sempre di più che la città necessita di un rinnovamento, questo tuttavia non può avvenire se non si percorrono le strade dove nessuno fino ad ora è andato, soprattutto nei quartieri che si sentono abbandonati. Tutto è vano se non si raccolgono i malcontenti della gente.



È impensabile fare, se si è costretti nella caverna di Platone, dove l’unica immagine visibile è quella imposta da altri. Da quella caverna dobbiamo uscire tutti insieme! Imperia deve poter trovare la luce in nome della trasparenza e di propositi che abbiano delle fondamenta.

A Borgo San Moro, sono stato accolto da moltissime persone che condividono con me lo stesso obiettivo, migliorare quella parte di città che le accoglie. Sono stati gli stessi cittadini a elencarmi lo stato di degrado in cui versa il quartiere, gli innumerevoli disservizi di cui sono vittime, le promesse di miglioria fatte negli ultimi anni e puntualmente disattese.

Cittadini e commercianti hanno portato alla luce il tema spinoso della viabilità, che nella nuova veste ha solo paralizzato il traffico. Inoltre i pochi parcheggi immaginati, come da progetto e che nessuno ha ancora visto, anziché favorire, hanno penalizzato il commercio. Infatti la nuova viabilità sta rallentando di molto il business locale.

Ho potuto constatare, con i miei occhi, che il traffico permette a fatica alle ambulanze di procedere verso l’Ospedale e viceversa. Un abitante ha ipotizzato una via d’uscita dei mezzi di soccorso dall’ospedale: il sottopasso di via Sant’Agata. Gli ingorghi sono permanenti, rendendo la qualità della vita nel quartiere stancante, e la scarsa presenza di parcheggi situati in punti strategici, rende, tra l’altro, la vita quotidiana non certamente agevole.

Purtroppo è sotto gli occhi di tutti che i cantieri sono stati messi in opera senza una programmazione, ma sono partiti quasi tutti in contemporanea, con una fretta alquanto insolita. Come se ci fosse un time line da rispettare. Forse le elezioni? Tutto ciò ha evitato di gestire in maniera organica ed intelligente i flussi di persone e il traffico. La situazione è diventata insostenibile, non solo a livello logistico, ma anche economico, diversi sono i commercianti che si sono lamentati della perdita di introiti, alcuni hanno evidenziato perdite fino al 40% rispetto al periodo pre cantiere. E non solo, la lamentela ha riguardato anche il rincaro della spazzatura, la mancanza di servizi e sportelli sociali di ascolto, l’aumento delle tasse.

Sono stato partecipe del malcontento, causato dalle tante promesse fatte dall’attuale amministrazione e che non sono state mantenute. Per rimediare agli errori è necessario dare più ascolto agli altri. Bisogna ripartire dalla voce di chi ha bisogno, con lo scopo di poter raggiungere l’obiettivo principale del mio programma: non solo migliorare la città, ma rendere soddisfatti i cittadini. Cittadini visti come persone attive del mio progetto e non passivi sudditi.

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